Metti una tigre nel cervello

Una ricerca americana dimostra che il tanto bistrattato web fa bene all’intelligenza. Dopo avere rivalutato l’uso dei motori di ricerca e delle piattaforme sociali, viene smentita la voce secondo cui internet assopisce e rimbambisce. Non solo, dice lo studio, l’uso della Rete aumenta il quoziente di intelligenza, ma favorisce anche la memoria. E questo vale soprattutto per gli adulti. Una vita 2.0 per il web.

Motori di ricerca che aiutano a impigrire il cervello, social network che annichiliscono le capacità di relazionarsi e internet che addormenta mente e riflessi? Niente di più falso. Un gruppo di scienziati della University of California di Los Angeles ha condotto uno studio coinvolgendo persone definite di "mezza età" per niente abituate ad usare internet e altre di pari requisiti anagrafici che navigano tutti i giorni almeno per un’ora. Ai soggetti è stata misurata per cinque giorni l’attività della corteccia prefrontrale, che controlla l’abilità di prendere decisioni e di intergrare fra loro informazioni anche complesse. I risultati indicano in modo chiaro che quest’area del cervello è sollecitata dall’uso di internet. Anche le attività più ordinarie, come smaltire e rispondere alla posta elettronica, implicano l’uso di coerenza, pratiche che sono un’autentica palestra per lo sviluppo delle capacità di prendere decisioni.

Gary Small, responsabile del gruppo di ricercatori che ha condotto l’indagine, ha detto "è impressionante, bastano cinque giorni per registrare una maggiore reattività delle zone cerebrali interessate. Questa ricerca dimostra che il QI medio della popolazione cresce con l’avanzare della cultura digitale. Anche la capacità di elaborare informazioni in modo rapido e preciso ne trae vantaggio". C’è il rovescio della medaglia: come per qualsiasi altra cosa il troppo storpia. Il professor Small consiglia di limitare l’uso della Rete allo stretto necessario e di alternare l’uso del PC con caffè in compagnia di amici o colleghi. Grazie all’uso di internet stiamo diventando sempre più capaci di prendere decisioni e di svolgere più compiti in modo simultaneo. Diventeremo presto multi-tasking.

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