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Un anno super per i social network

Ultimo Aggiornamento: 03/06/2009 17:34
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La loro gloria però è fugace





MILANO - Continua il successo dei siti di social networking, che nel mese di aprile hanno registrato una crescita media di visite dell’83 per cento rispetto allo scorso anno. Questa la sintesi dei dati diramati dall’istituto di analisi traffico web Nielsen e relativi al mercato statunitense. La voglia degli utenti di fare da sé continua a essere il motivo dominante dell’internet di questi ultimi due anni, sia che si tratti di piattaforme social con intenti ludici, sia di quelle con finalità professionale, come LinkedIn.

FACEBOOK - Tra i siti di social networking visitati dagli americani balza in testa alle classifiche Facebook, che scalza MySpace grazie a una crescita anno su anno del 733 per cento (nell’aprile 2008 gli utenti hanno trascorso 1,7 milioni di minuti su Facebook, mentre nell’aprile 2009 sono stati ben 13,9 milioni). My Space invece registra un calo rispetto all’anno precedente del 31 per cento, con una diminuzione dei minuti online da 7,2 a 4,9 milioni, e mantiene la leadership solo per quanto riguarda i video in streaming (sono oltre 120 milioni quelli caricati sul sito) che intrattengono l’utente in media per 40 minuti al mese di visione (su Facebook solo 11 minuti al mese). Ma il fenomeno del momento è Twitter, piattaforma di microblogging creata da Jack Dorsey che permette di aggiornare la comunità sulla propria attività attraverso testi da 140 caratteri, i cosiddetti tweet, i cinguettii. Rispetto al 2008, Twitter è cresciuta del 3.712 per cento, raggiungendo un totale di 300mila minuti di visite. Il risultato è in parte spiegabile con le migliorie apportate recentemente al sistema che fino all’anno scorso era molto instabile. I dati di un’altra recente analisi, elaborata da ComScore , indicano che il numero di utenti cinguettanti nel mondo è cresciuto tra marzo e aprile all’impressionante ritmo di 13 milioni di nuovi utenti al mese, passando da 17 a 32 milioni.

SUCCESSI FUGACI - Le tendenze evidenziate dai dati Usa sono confermate nella sostanza anche delle ricerche realizzate in Italia, dove l’ultimo report Nextplora indicava una costante crescita del social network e dell’instant messaging. Quello che però l’analisi di Nielsen mostra è che la popolarità di una piattaforma è fugace e transitoria e spesso il successo si consuma in un anno o poco più. Gli utenti sono pronti a cambiare da un giorno all’altro. «Abbiamo visto una sorprendente crescita per Facebook nello scorso anno, e la conseguente caduta di MySpace. Twitter ha fatto irruzione sulla scena in modo esplosivo cambiando forse i confini stessi del social network», ha commentato Jon Gibs, responsabile delle ricerche sui media. «La cosa che è ormai chiara è che non importa quanto le piattaforme crescano rapidamente o quanto siano popolate, tutte infallibilmente possono uscire dalle simpatie degli utenti molto in fretta». Non si conoscono esattamente le cause del disamorarsi degli utenti: probabilmente un ruolo importante spetta alla moda del momento, oppure il motivo è da ricercarsi nella pericolosità sociale del social network. Infatti spesso gli utenti sottovalutano l’immagine che danno di sé e che i loro contatti danno nelle loro pagine. In più di un caso un commento su un social network o alcune foto sconvenienti sono costate il posto di lavoro. O forse ancora più semplicemente ha ragione Cory Doctorow, uno dei guru dell’internet quando spiega che il social network ha un’aspettativa di vita ben determinata: dipende tutto da quanto tempo ci mette il tuo ex collega (o ex compagno di scuola) a trovarti. A quel punto non ti resta altro da fare che cambiare piattaforma, visto che non accettare un’amicizia è considerato sconveniente e cancellare un amico dal proprio profilo vale più o meno come una dichiarazione di guerra.



fonte:corriere della sera.it
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